lunedì 16 luglio 2012

Lo Scapolare del Carmine

Segno di dilezione della Vergine per i Suoi figli

Alla fine del XIX secolo, un vescovo missiona­rio, mons. Polding, stava compiendo un viaggio in una zona poco frequentata dell'entroterra australia­no. Si ammalò e venne curato con ammirevole dedi­zione da una vedova. Recuperata la salute, il prelato le fece la promessa che, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo si fosse trovato, al suo richiamo sa­rebbe tornato ad amministrarle l'estrema unzione. Erano passati parecchi anni quando, in una notte autunnale, giunse una lettera in cui il prelato veniva richiamato a tener fede alla sua promessa, perché la sua benefattrice stava morendo. Senza esitare, a di­spetto del rigore della stagione, il vescovo si mise in viaggio. Dopo aver camminato per giorni e giorni, arrivò, sfinito, alla casa della vedova. Con sua gran­de sorpresa, la trovò vuota. Mentre rifletteva sul da farsi, la sua attenzione venne attirata dal rumore del­la scure di un boscaiolo. Direttosi verso il luogo da dove proveniva il rumore, si ritrovò faccia a faccia con un robusto Irlandese, che stava abbattendo al­cuni alberi. Mons. Polding apprese dal boscaiolo che la vecchia signora, per paura di un suo ritardo, no­nostante fosse moribonda, aveva deciso di andare a cercare altrove aiuto spirituale. L'uomo non seppe però indicargli la direzione presa dalla vedova. Ren­dendosi conto che sarebbe stato inutile andare a cer­carla, il vescovo si sedette sul tronco di un albero e, rivolgendosi al boscaiolo, gli disse: «Ebbene, buon uomo, dopotutto, non vorrei essere venuto fin qui per niente. Si metta in ginocchio, ascolterò la sua confessione.». L'Irlandese cominciò a scusarsi, a dire che non era preparato, che era da molto che non si confessava, e mille altre ragioni; ma mons. Polding obiettò a tutti quei pretesti, e il boscaiolo finì per in­ginocchiarsi, pentito e contrito, confessare le sue col­pe e ricevere l'assoluzione. Il missionario gli fece pro­mettere di andare a comunicarsi la domenica se­guente, poi si separarono. Il prelato aveva fatto solo pochi passi, quando sentì un colpo sordo, seguito da deboli gemiti. Tornò in fretta indietro e trovò il suo penitente morto, schiacciato da un albero caduto. Se ora volete sapere a cosa era dovuta quell'ammirevole misericordia di Dio, che aveva chiamato un vescovo a centinaia di chilometri da casa sua, ad affrontare un cammino irto di difficoltà per aprire le porte del cie­lo ad un povero peccatore che sarebbe stato colto da morte improvvisa, ebbene sappiate che quel brav'uo­mo portava, come ogni buon Irlandese, lo Scapolare della Santa Vergine. La buona Madre, sempre fedele alla sua promessa, non aveva permesso che egli mo­risse prima di essersi riconciliato con Dio.


Notizie sullo Scapolare

dal sito: http://www.decorcarmeli.it/

La Storia dello Scapolare

La Regina del Cielo, apparendo tutta raggiante di luce, il 16 luglio 1251, al vecchio generale dell'Ordine Carmelitano, Simone Stock (il quale l'aveva pregata di dare un privilegio ai Carmelitani), porgendogli uno Scapolare detto comunemente "Abitino" così gli parlò: «Prendi figlio mio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morirà rivestino di rivestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno, questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno.». Detto questo la Vergine scomparve in un profumo di cielo, lasciando nelle mani di Simone il pegno della Sua Prima Grande Promessa. La Madonna dunque, con la Sua rivelazione, ha voluto dire che chiunque indosserà e porterà per sempre l'Abitino, non solo sarà salvato eternamente ma sarà anche difeso in vita dai pericoli. Non bisogna credere minimamente però che la Madonna con la Sua grande promessa voglia ingenerare nell'uomo l'intenzione di assicurarsi il Paradiso, continuando più tranquillamente a peccare, o forse la speranza di salvarsi anche privo di meriti, ma piuttosto che in forza della Sua Promessa, Ella si adopera in maniera efficace per la conversione del peccatore che porta con fede e devozione l'Abitino fino in punto di morte.

Lo Scapolare, simbolo di consacrazione a Maria Santissima, è un segno genuino di vita con la Madonna.

Il Privilegio Sabatino

Il Privilegio Sabatino, è una seconda Promessa riguardante l'Abitino che la Madonna fece in una Sua apparizione, ai primi del 1300, al Pontefice Giovanni XXII, al quale comandò di confermare in terra il Privilegio ottenuto da Lei in Cielo dal Suo Diletto Figlio. Questo grande Privilegio offre la possibilità di entrare in Paradiso, il primo sabato dopo la morte: coloro che otterranno questo privilegio, staranno in Purgatorio al massimo una settimana, e se avranno la fortuna di morire di sabato la Madonna li porterà subito in Paradiso. Non bisogna confondere la Grande Promessa della Madonna con il Privilegio Sabatino. Nella Grande Promessa, fatta a San Simone Stock, non sono richieste nè preghiere, né astinenze, ma basta portare con fede e devozione giorno e notte indosso, fino al punto di morte, la divisa carmelitana, l'Abitino, per essere aiutati e guidati in vita dalla Madonna e per fare una buona morte, o meglio per non patire il fuoco dell'inferno. Per quanto riguarda il Privilegio Sabatino, che riduce ad una settimana la sosta in Purgatorio, la Madonna chiede che oltre a portare l'Abitino si facciano anche preghiere e alcuni sacrifici in Suo onore.
Condizioni volute dalla Madonna per ottenere il Privilegio Sabatino:
1. Portare giorno e notte indosso l'Abitino come prima Grande Promessa.
2. Essere iscritti nei registri di una confraternita Carmelitana ed essere quindi confratelli Carmelitani.
3. Osservare la castità secondo il proprio stato.
4. Recitare ogni giorno le ore canoniche.
Chi non osserva la recita delle suddette preghiere o l'astinenza dalle carni non commette alcun peccato; subito dopo la morte, potrà entrare in Paradiso per altri meriti, ma non godrà del Privilegio Sabatino.

Origine dello Scapolare

Nel Medioevo molti cristiani volevano legarsi agli Ordini religiosi allora fondati: Francescani, Domenicani, Agostiniani, Carmelitani. Sorse un laicato associato ad essi per mezzo delle Confraternite. Gli ordini religiosi provvidero a dare ai laici un segno di affiliazione e di partecipazione al loro spirito e apostolato. Questo segno era costituito da una parte significativa dell'abito: cappa, cordone, scapolare. Tra i Carmelitani si stabilì lo Scapolare, in forma ridotta, come espressione d'appartenenza all'ordine e di condivisione della sua devozione mariana. Ormai lo Scapolare della Vergine del Carmine è un segno approvato dalla Chiesa e proposto dall'Ordine Carmelitano come manifestazione dell'amore di Maria per noi e come espressione di fiducia filiale da parte nostra in Lei, di cui vogliamo imitare la vita.
Lo Scapolare in origine era un grembiule che i monaci indossavano sopra l'abito religioso durante il lavoro manuale. Col tempo assunse il significato simbolico del voler portare la Croce di ogni giorno, come i veri seguaci di Gesù.
In alcuni ordini religiosi, tra i quali il Carmelo, divenne segno della decisione di vivere la vita come servi di Cristo e di Maria. Lo Scapolare simboleggiò il vincolo speciale dei carmelitani a Maria, Madre del Signore, esprimendo la fiducia nella Sua Materna Protezione e il desiderio di seguire il Suo Esempio di donazione a Cristo e agli altri. Si è così trasformato in un segno Mariano per eccellenza.

Lo Scapolare, segno mariano

Lo Scapolare affonda le sue radici nella lunga storia dell'Ordine, dove rappresenta l'impegno di seguire Cristo come Maria, modello perfetto di tutti i discepoli di Cristo. Questo impegno ha la sua logica origine nel Battesimo, che ci trasforma in figli di Dio ed è sostenuto dalla fiducia nella materna protezione di Maria.
La Vergine ci insegna a vivere aperti a Dio e alla sua volontà, manifestata negli avvenimenti della vita; ad ascoltare la Voce di Dio, mettendo in pratica i Suoi Comandamenti; a pregare fedelmente sentendo Dio presente in tutti gli avvenimenti; a vivere vicini ai nostri fratelli ed essere solidali con essi nelle loro necessità.
Lo Scapolare introduce nella Fraternità del Carmelo, cioè in una grande comunità di religiosi e religiose che, nati in Terra Santa, sono presenti nella Chiesa da più di otto secoli. Impegna a vivere l'ideale di questa famiglia religiosa, che è l'amicizia intima con Dio attraverso l'orazione. Pone dinanzi l'esempio dei Santi e delle Sante del Carmelo, con cui si stabilisce una relazione familiare di fratelli e sorelle. Esprime la fede nell'incontro con Dio nella vita eterna per l'Intercessione di Maria e la Sua Protezione.

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